Justin Trudeau

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Justin Trudeau
Prime Minister Trudeau - 2020 (cropped).jpg
Trudeau nel 2020

Primo ministro del Canada
In carica
Inizio mandato 4 novembre 2015
Predecessore Stephen Harper

Ministro degli Affari intergovernativi e giovanili
In carica
Inizio mandato 4 novembre 2015
Capo del governo Justin Trudeau
Predecessore Denis Lebel

Leader del Partito Liberale del Canada
In carica
Inizio mandato 14 aprile 2013
Predecessore Bob Rae
(ad interim)

Dati generali
Prefisso onorifico The Right Honourable
Partito politico Liberale
Università Università McGill, Università della Columbia Britannica e Collège Jean-de-Brébeuf
Firma Firma di Justin Trudeau

Justin Pierre James Trudeau (Ottawa, 25 dicembre 1971) è un politico canadese, ventitreesimo Primo ministro del Canada dal 4 novembre 2015 e leader del Partito Liberale del Canada.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primogenito dell'ex Primo Ministro Pierre Trudeau e di Margaret Sinclair[1][2], ha conseguito due lauree: la prima in lingue all'Università McGill, dove ha discusso una tesi in letteratura inglese, la seconda in scienze dell'educazione all'Università della Columbia Britannica.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

È stato eletto membro del Parlamento per il collegio (riding) di Papineau nel 2008, 2011 e 2015. Il 14 aprile 2013 vince la leadership del Partito Liberale del Canada ottenendo l'80,1% dei consensi.[3]

Presidenza[modifica | modifica wikitesto]

Nelle elezioni federali del 19 ottobre 2015, Trudeau ottiene con i liberali una larga vittoria conquistando 184 seggi su 338 con il 39,5% dei voti. Il suo partito ha guadagnato quindi ben 150 seggi in più rispetto al 2011, il secondo miglior risultato nella storia del partito. I liberali hanno ottenuto i risultati migliori nella parte orientale del Paese, conquistando, oltre a tutti i seggi del Canada atlantico e di Toronto, anche 40 seggi del Québec, miglior risultato in tale provincia dal 1980.[4] Per la prima volta quello che era il terzo partito è diventato il primo con la maggioranza assoluta del Parlamento.

Trudeau diventa primo ministro subentrando al conservatore Stephen Harper e giurando con il suo governo nelle mani del Governatore generale David Johnston il 4 novembre 2015. Trudeau dichiara che le sue priorità erano di abbassare le tasse per la classe media e di alzarle per l'1% della popolazione più ricca[5], di ricostruire le relazioni con la popolazione indigena e di governare in modo aperto, etico e trasparente.[6] Promette anche di aumentare la spesa pubblica e di tornare ad un bilancio in pareggio nel 2019.[7]. Così a partire dal 2016 il disavanzo ammonta a circa 20 miliardi di dollari ogni anno.[7] Situazione ritenuta sostenibile in un periodo di crescita economica ma non quando l'economia rallenta, tanto è vero che nel 2019 il ministro delle finanze dovrà riconoscere il fallimento della promessa di un ritorno a un bilancio in pareggio e che bisognerà attendere "almeno il 2040" prima di ritrovarlo.[7]

Il governo sta attraversando una crisi politica nei mesi di febbraio e marzo 2019, con le dimissioni di diversi ministri e consiglieri. Il ministro della giustizia Jody Wilson-Raybould accusa Justin Trudeau e il suo entourage di averle fatto pressione per intervenire a favore del gruppo edile SNC-Lavalin, coinvolto in scandali di corruzione. Il consigliere capo del primo ministro, Gerald Butts, si è dimesso, così come il ministro del bilancio Jane Philpott, che ha spiegato che non si fidava più di Trudeau.[8]

Nell'aprile 2019, il governo ha autorizzato l'allevamento di salmoni transgenici. Questi salmoni, che producono più ormone della crescita, crescono due volte più velocemente del normale salmone.[9] In giugno, ha scelto di riprendere i lavori per l'espansione del gasdotto Trans Mountain sulla costa occidentale del Canada. La decisione è accolta con favore dall'industria petrolifera, ma criticata dagli ambientalisti. Una volta completato, il progetto potrebbe generare circa 330 milioni di euro all'anno, ma anche comportare un ulteriore aumento di 15 milioni di tonnellate delle emissioni di gas serra del Canada.[10]

Nelle elezioni dell'ottobre 2019 Trudeau resta con il 33% dei voti alla guida del paese con un governo però di minoranza dopo aver perso la maggioranza assoluta in Parlamento: 157 seggi, venti in meno rispetto al 2015.[11]

Politica interna[modifica | modifica wikitesto]

Aborto[modifica | modifica wikitesto]

In vista delle elezioni 2015, Trudeau ha dichiarato l'intenzione di formare un governo pro choice – a favore della scelta – aggiungendo anche che eventuali candidati anti-abortisti non avrebbero potuto correre con il suo Partito Liberale.[12] Questa posizione era in linea con una risoluzione approvata dalla maggioranza dei membri del partito alla convenzione politica dei liberali del 2012. La posizione di Trudeau è stata criticata dai cattolici conservatori: anche il cardinale di Toronto Thomas Christopher Collins gli scrisse per esortarlo a cambiare idea,[13] ma Trudeau difese il proprio pensiero.[14]

Diritti delle donne[modifica | modifica wikitesto]

Trudeau si è dichiarato femminista, affermando anche che il Partito Liberale è inequivocabile nella sua difesa dei diritti delle donne.[15] In più di un'occasione ha rimosso politici che avrebbero avuto comportamenti inappropriati.[16]

Droghe leggere[modifica | modifica wikitesto]

Già prima della sua elezione a Primo ministro, Trudeau aveva affermato la sua posizione a favore della legalizzazione in Canada.[17]

La legge sulla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo (Cannabis Act) è stata approvata dalla Camera dei comuni nel novembre 2017. Nel giugno 2018 il Senato ha poi approvato la versione finale del testo. A partire dal 17 ottobre 2018, la cannabis è legale in Canada sia per uso ricreativo che medicinale.[18]

Immigrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017, il governo di Trudeau ha annunciato che il Canada avrebbe accolto quasi un milione di immigrati nel giro dei successivi tre anni. Il piano prevederebbe 310.000 nuovi arrivi nel 2018, 330.000 nel 2019 e 340.000 nel 2020.[19]

Infrastrutture[modifica | modifica wikitesto]

Durante la campagna elettorale del 2015, Trudeau ha affermato che – nel caso in cui fosse nominato primo ministro – implementerebbe un piano infrastrutturale della durata di dieci anni per un valore di 60 miliardi di dollari canadesi (42 miliardi di dollari statunitensi). A seguito della sua vittoria elettorale del 2016, Trudeau ha annunciato un piano infrastrutturale di 12 anni per 180 miliardi di dollari canadesi, con particolare attenzione ai trasporti pubblici, alle infrastrutture nelle comunità rurali e nelle regioni settentrionali del Canada, alle infrastrutture verdi e alle abitazioni a prezzi accessibili.[20]

Libertà religiosa[modifica | modifica wikitesto]

Trudeau si è schierato apertamente contro l'introduzione della cosiddetta Carta dei valori del Quebec, proposta dal Parti Québécois nella provincia del Québec nel 2013. Essa avrebbe dovuto contenere alcune limitazioni ai dipendenti del settore pubblico, tra cui il divieto di utilizzare sul luogo di lavoro simboli religiosi come per esempio kippah, hijab o niqāb.[21]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Si è sposato il 28 maggio 2005 con Sophie Grégoire, conduttrice televisiva e insegnante di yoga. Hanno tre figli: Xavier James (2007), Ella-Grace Margaret (2009) e Hadrien Grégoire (2014).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jim Downie, Justin just like dad, in Ottawa Citizen, The Canadian Press, 28 dicembre 1971. URL consultato il 21 ottobre 2015.
  2. ^ La gran storia della madre di Justin Trudeau, in Il Post, 29 giugno 2017. URL consultato il 20 giugno 2017.
  3. ^ Justin Trudeau, il neoletto premier del Canada, trionfa anche sui social: è il più sexy, in la Repubblica. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  4. ^ (EN) Election results, Canadian Broadcasting Corporation. URL consultato il 23 ottobre 2015.
  5. ^ (EN) Justin Trudeau signals new style on 1st day as Canada's 23rd prime minister, Canadian Broadcasting Corporation, 4 novembre 2015. URL consultato il 5 novembre 2015.
  6. ^ (EN) Justin Trudeau on his cabinet and its promise to Canadians, su Maclean's. URL consultato il 5 novembre 2015.
  7. ^ a b c (FR) Rémy Bourdillon, Quatre ans après son élection, Justin Trudeau ne fait plus rêver personne, in Slate, 18 marzo 2019.
  8. ^ (FR) Au Canada un scandale politique met Justin Trudeau dans la tormente, in Le Monde, 5 marzo 2019.
  9. ^ (FR) Le Canada autorise la production d'un saumon transgenique, su sciencesetavenir.fr, aprile 2019.
  10. ^ (FR) Trudeau relance l'agrandissement d'un oleoduc controverse au Canada, su actu.orange.fr, giugno 2019.
  11. ^ Anna Lombardi, Canda, Trudeau vince le elezioni ma il suo nuovo governo sarà di minoranza, su repubblica.it, 22 ottobre 2019. URL consultato il 13 novembre 2019.
  12. ^ (EN) Justin Trudeau says anti-abortion candidates can't run as Liberals, su nationalpost.com, 7 maggio 2014.
  13. ^ (EN) Cardinal Thomas Collins urges Justin Trudeau to reverse pro-choice rule, su cbc.ca, 14 maggio 2014.
  14. ^ (EN) Trudeau defends abortion stance amid sharp Catholic criticism, su cbc.ca, 21 maggio 2014.
  15. ^ (EN) Justin Trudeau: The rise of the feminist and pro-choice Canadian Prime Minister who wants to legalise marijuana 'right away', su independent.co.uk, 20 ottobre 2015.
  16. ^ (EN) Justin Trudeau: The rise of the feminist and pro-choice Canadian Prime Minister who wants to legalise marijuana 'right away', su cbc.ca, 20 ottobre 2015.
  17. ^ (EN) Trudeau says zero tolerance on misconduct toward women applies to him as well, su nationalpost.com, 30 gennaio 2018.
  18. ^ (EN) Trudeau says pot will be legal as of Oct. 17, 2018, su cbc.ca, 20 giugno 2018.
  19. ^ (EN) Canada to Admit Almost a Million Immigrants Over Next Three Years, su bloomberg.com, 2 novembre 2017.
  20. ^ (EN) Investing in Canada Plan, su infrastructure.gc.ca.
  21. ^ (EN) Trudeau says he will defend Quebec's open society, su cbc.ca, 29 agosto 2013.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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